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 Gasolio e Acqua


 

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Il carburante serve per navigare in caso di bonaccia, ma anche per produrre energia elettrica. Perfino i velisti più accaniti, devono prevedere un consumo di 2-4 litri/giorno solo per quest'ultimo scopo!

Nel corso del Rally noi abbiamo accumulato oltre 2000 ore-motore, di cui probabilmente oltre un quarto spese per ricaricare le batterie ed il resto per superare i non rari periodi di prolungata bonaccia.
Molte barche avevano un gruppo elettrogeno a motore diesel, ed alcune avevano gruppi portatili a benzina; tutti inoltre avevano motori fuoribordo a benzina, per cui il rifornimento generalmente richiedeva entrambi i tipi di carburante.

La dotazione iniziale di taniche di carburante a bordo di Shaula3;
a fine viaggio ne avevamo 10 in più!

E' curioso notare come tutte le barche del Rally abbiamo progressivamente aumentato il numero di taniche supplementari per aumentare la loro autonomia, dalle 600 miglia consigliate dagli Organizzatori fino a sfiorare le 1000 miglia, ma oltre a consentire una maggiore autonomia le taniche supplementari si sono spesso rivelate essenziali per effettuare il rifornimento, dato che solo raramente abbiamo potuto attraccare ad un distributore per effettuare un rifornimento diretto, e molto più spesso abbiamo riempito le taniche ad un distributore stradale, facendo poi la spola avanti ed indietro fino al completo riempimento di tutti i serbatoi.

Paradossalmente, le barche dotate di serbatoi più grandi, che non avevano a bordo taniche per aumentare la propria autonomia, si sono trovate spesso in difficoltà ad effettuare il rifornimento!

In realtà, nonostante l'andare avanti ed indietro con le taniche sul battellino fosse un affare sporco e faticoso, in numerose occasioni abbiamo scelto noi di non andare a rifornirci al distributore marino sia perchè avevamo bisogno di un quantitativo limitato e sia perchè i distributori dedicati ai pescherecci erano tutt'altro che desiderabili... (sporcizia, pontile pericoloso per le nostre fiancate, risacca, bocchettoni del carburante troppo grossi o con una mandata decisamente eccessiva e poco gestibile, eccetera eccetera...).

Reperire il carburante non è in generale un problema, dato che sono gli stessi prodotti utilizzati dai veicoli stradali e dalle imbarcazioni locali, ma la qualità del carburante può essere un problema a causa della presenza di depositi o di acqua, per cui è importante essere equipaggiati con il necessario per filtrare il carburante durante il travaso dalle taniche al serbatoio (un altro motivo a favore del rifornimento effettuato con le taniche: nessun distributore permette di filtrare il carburante durante un rifornimento diretto perché l'operazione diventa troppo lenta).
E'importante avere a bordo un prodotto battericida per il gasolio: a noi non è capitato (ma usavamo il battericida, che forse ci ha protetto) ma altre barche del Rally hanno avuto seri problemi di formazione di colonie batteriche nel serbatoio, con conseguenti arresti del motore in momenti poco adatti...


 

Un sifone con una pompetta a mano è molto utile per effettuare rabbocchi dalle taniche al serbatoio durante la navigazione, minimizzando il rischio di fare pasticci (non sempre i travasi possono essere effettuati con tempo bello, in particolare in caso di onda il rischio di rovesciare carburante in coperta o, peggio, di far entrare acqua nei serbatoi, è piuttosto reale! Per lo stesso motivo, è sempre bene approfittare dei momenti tranquilli per rabboccare il serbatoio, senza ridursi all'ultimo momento!

Poca sorpresa se, dopo aver dovuto necessariamente sobbarcarsi il lavoro del rifornimento di carburante, quasi tutte le barche si sono liberate dell'analogo lavoro per fare rifornimento di acqua potabile, equipaggiandosi con un dissalatore. Anche un modello di piccole dimensioni, come il nostro da 30 litri/ora, era più che sufficiente per tenere i serbatoi sempre pieni, anche se per bere utilizzavamo prevalentemente acqua in bottiglia, reperibile dovunque.

Oltre alla fatica risparmiata, c'è anche il problema della qualità dell'acqua; solo in località decisamente affidabili (ben poche!) ci siamo fidati a riempire i serbatoi con l'acqua di rubinetto, il rischio è troppo alto.

Fino a pochi anni fa i dissalatori erano poco affidabili, ora non è più così, non c'è stato un solo guasto in tutta la flotta; decisamente preferibile disporre di un modello che possa essere alimentato dalle batterie, alcune barche avevano modelli a 220V, dipendenti dal funzionamento del gruppo elettrogeno, che è stato il maggior punto debole di molte barche.

Anche se in Europa e nel Mediterraneo generalmente la disponibilità di acqua non è un problema, è molto conveniente non essere costretti ad entrare in porto solo per rifornirsi di acqua; decisamente non faremmo più a meno del dissalatore per un altro viaggio, anche se meno avventuroso!

 

Webmaster: Gianfranco Balducci - email: gfbalduc@tin.it

Last Update: 11/11/2014

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